This is not rap, this is not hip hop
Just another attempt to make the voices stop
Cantavano così i Twenty One Pilots in HeavyDirtySoul, pezzo tratto dall’album che, oggi, è il creatore di aspettative dall’altezza considerevole sul nuovo progetto.
Un’altezza che vede, nell’eventualità di una caduta, poche possibilità di scampo.
Questo non è rap, questo non è hip hop e Trench si distacca ulteriormente da una qualsiasi categorizzazione.
Trench non è Blurryface, e non è ciò che ti aspetteresti da un sequel Twenty One Pilots.
I suoni cambiano abbastanza nettamente, mantenendo una certa connessione con il periodo antecedente solo nei singoli apripista, Jumpsuit e Nico and The Niners.
Il resto, si tramuta in atmosfere malinconiche, forse meno catchy ed immediate rispetto ai lavori precedenti ma che, nel complesso, funzionano.
Funzionano perchè il disco si rivela dannatamente vero ed è quasi palpabile il distacco musicale con ciò che ha rappresentato l’era prima di Trench.
Con distacco non mi sento di parlare di un’inversione di marcia o di rinnegare un certo tipo di percorso, lo stesso selezionato sino ad ora.
Trench è il distacco della sperimentazione, della ricerca di nuove identità mantenendo però un’impronta che, il mercato discografico di oggi, si dimentica spesso di offrire.
E con sperimentazione, non intendo ciò che si usa oggi per scusarsi di un disco mal riuscito o al di sotto delle aspettative.
Parlo dell’esigenza di non accontentarsi mai dell’acqua che tira al proprio mulino, per andare alla ricerca di sorgenti che potrebbero rivelarsi altrettanto proficue.
I Twenty One Pilots lo hanno fatto in questo album, non andando a tralasciare, per quanto mi riguarda, una certa intensità a livello testuale.
Un esempio lampante risiede in Neon Gravestones, il pezzo che, tra tutti, ha saputo catturare maggiormente la mia attenzione.
Il disco è stato pubblicato nella giornata di venerdì 5 ottobre e quindi, questa è solo la scrematura di un’opinione.
I dischi vanno divorati e vanno messi alla prova del tempo e Trench, deve ancora vivere tutti questi passaggi.
I Twenty One Pilots però, in questo continuo rinnovo di sè, possono rappresentare una bellissima realtà musicale per un lungo periodo di tempo.
Recensione molto bella e azzeccata. Ho cercato di farne anche io una se hai voglia di leggerla. https://wp.me/p4oZ1v-eh
ciao Cicce HC
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Ti ringrazio! Certamente, ci darò senz’altro un’occhiata 🎀
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