Michael Jackson: tutto ciò che i media non ti hanno detto

La motivazione che mi ha spinto ad aprire questo blog, verte prevalentemente nel voler raccontare la musica in molte delle sue sfaccettature.
Vi chiedo scusa dunque se, nell’esposizione di questo pezzo, andrò inevitabilmente ad allontanarmi dalla musica nel suo senso più stretto, per toccare aspetti ben distanti dalla natura di questo spazio.

Nel corso di queste giornate, viene diffusa la notizia che in occasione di un festival cinematografico molto rinomato, verrà proiettato un documentario destinato senza dubbio a provocare forti discussioni.
La pellicola infatti, andrebbe a porre all’attenzione del pubblico testimonianze riguardanti abusi sessuali che, Michael Jackson, avrebbe perpetrato a danno di due bambini, all’epoca di sette e dieci anni.
In questo articolo non troverete riferimenti precisi ai nomi degli accusatori, dei produttori del progetto e del contesto in cui quest’ultimo verrà pubblicizzato: sono facilmente rintracciabili su Internet e non voglio ricamare un contesto – studiato ad hoc – per la promozione di certi meccanismi.
In questo articolo, non troverete nemmeno i deliri di una fan con la convinzione che Michael Jackson fosse la reincarnazione terrena di un angelo: non fornirei comunque una visione obbiettiva, a prescindere da dove l’asticella delle mie opinioni vada a pendere.

Vorrei che questo articolo si tramutasse in una ricostruzione dei fatti oggettiva perchè, troppe volte, la figura umana e artistica di Michael Jackson è stata contaminata da informazioni inesatte o trasmesse per sentito dire.
Questo articolo vuole essere il filo conduttore di una rielaborazione chiara e netta delle accuse fatte a Jackson per permettere sì, di costruirsi un’opinione propria, conclamata però da una conoscenza dei fatti che vada oltre le radici di un giornalismo becero che predilige le sentenze facili e la bocca intrisa di gossip.

Le prime accuse.

Le prime accuse di molestie su minore, ricadono su Michael Jackson attorno al 1993 quando, un dentista radiato dall’albo, lo accusa di aver molestato il figlio tredicenne.
Il dentista formalizza le accuse in sede civile, ovvero limitandosi alla richiesta di un indennizzo monetario a carico di Jackson.
È in questo momento che, Michael Jackson ed il suo team, commettono il primo errore fondamentale di questa infinita scarica di scandali e accuse.
Decidono infatti di versare agli accusatori un’importante somma di denaro, per tentare probabilmente di salvare l’immagine dell’artista, ormai ridotta in brandelli.
Solo dopo, vengono alla luce delle telefonate in cui l’accusatore sostiene apertamente di voler distruggere Jackson perchè non aveva voluto prestargli dei soldi, adibiti probabilmente, alla sua riammissione all’albo.
Pochi mesi dopo la morte di Michael, avvenuta nel 2009, l’ormai adulto e presunto vittima di molestie, ammette quanto le accuse fossero tutta un’invenzione del padre, nel tentativo di estorcere soldi al cantante.
Il padre del ragazzo, dopo le dichiarazioni del figlio, si toglie la vita sparandosi un colpo di pistola.

Nuove casistiche e sviluppo definitivo.

Trascorrono circa dieci anni e nuove polemiche vengono alla luce.
Il filo conduttore, parte dalla messa in onda di un documentario che, travisando totalmente le parole di Jackson, fornisce dichiarazioni che andrebbero a sostenere quanto per Michael, fosse normale condividere il proprio letto con dei minorenni.
La troupe di Michael Jackson, ormai abituata a certi exploit di delirio pseudo-giornalistico, decide però di registrare con una telecamera nascosta l’intera ripresa del docufilm, pubblicando poco dopo la totalità del girato in un’elaborazione molto chiara.
Vi lascio in allegato il materiale per permettervi di avere una visione più completa.



L’entità della seconda molestia cardine, arriva proprio in questo periodo, da una famiglia che Michael aveva ospitato nel suo decantatissimo ranch.
Il tutto parte e si sviluppa dalla testimonianza presente nel documentario sopracitato dove, il ragazzino in questione, sostiene di aver condiviso il letto con Jackson nel senso più improprio del termine.
Solo il tempo fa emergere il tempestoso passato della famiglia accusatrice che, alle spalle, cela un’importante quantitativo di denunce molto simili, ai danni di personaggi famosi e aziende rinomate.
Un esempio lampante risiede in un caso risalente a qualche anno prima dove, uno dei figli della donna, viene fermato in seguito ad un piccolo furto all’interno di un supermercato.
Nella stessa occasione, il ragazzo, andrà a sostenere di aver visto una guardia dello spazio commerciale in questione, picchiare e molestare sua madre.
Solo durante il “processo Jackson”, ammetterà di essersi inventato tutto sotto suggerimento della madre stessa, per accapparrarsi l’indennizzo di 100.000 dollari proposto dalla catena di supermercati.
Per quanto riguarda le accuse mosse direttamente al cantante, furono riscontrate parecchie discordanze fra i racconti della famiglia accusatrice e le evidenze effettivamente a disposizione.
L’insieme di tutti questi fattori – ed una serie di dettagli a sfondo prettamente legale (nel caso foste interessati ad ampliare il discorso trovate tutto facilmente sul web) portano la Corte a decretare l’innocenza totale di Jackson.
Nel giugno del 2005 Michael Jackson è ritenuto dunque non colpevole di tutti i capi d’imputazione per mancanza di evidenze che andassero effettivamente a provare, la veridicità dei fatti.

Nel caso specifico di questo nuovo documentario, le persone da cui partono queste testimonianze sono persone che, sotto giuramento, hanno sostenuto di non aver mai subito o riscontrato atteggiamenti impropri da parte di Michael Jackson o che comunque, hanno già intentato cause milionarie ritrattando più volte le accuse.

Tengo nuovamente a sottolineare quanto, questo articolo, voglia essere solo un elemento chiarificatore di fatti che, troppo spesso, non vengono riportati o presi in considerazione.
L’omissione dei nomi delle persone in questione e dei progetti trattati, è totalmente voluta perchè non ritengo sia necessario pubblicizzare o decantare personaggi o situazioni, alla ricerca dichiarata di pubblicità e celebrazione.
I fatti sopracitati non sono frutto di interpretazioni o di opinioni personali, si limitano ad essere una narrazione di avvenimenti realmente accaduti e che hanno giocato un ruolo fondamentale nel corso del processo ai danni di Michael Jackson.

Spero che, in seguito alla lettura di questo pezzo, possiate avere una visione più chiara di un caso sì, ultra trattato, ma poco conosciuto nella veridicità delle sue radici.

pic credits @ mj edits on tumbrl
youtube credits @ Valexina78



15 pensieri su “Michael Jackson: tutto ciò che i media non ti hanno detto

    1. Hi! First of all, thank you for your comment, I really appreciate it! Speaking about your request, it’s one of my purposes for the blog, but I don’t know how to realize it concretely. Do you have any informations maybe for some plug in or stuff like these?

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  1. Salvatore Ferrigno

    I gossippari continueranno a comprare e nutrirsi di Tabloid junkie……….chi e fan,o chi ha un cuore credera in MJ,tutto qua. Michael non avra mai giustizia sulla terra,quelli come lui sono eterni nel cuore di chi ha un cuore. Love MJ

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  2. Mi piaceva ma non ero un Fan, troppo elettronico ma é stato un personaggio rivoluzionario e sottovalutato, come noto ora anche David Bowie. Ho sempre nutrito dubbi sulle accuse perché notavo un accanimento smisurato fondato sul clamore e sulla stranezza del personaggio e nessuna difesa. Mi son fatto l idea che fosse un Personaggio influente e scomodo che poteva condizionare pesantemente l opinione pubblica. Non ho mai capito ad esempio se, per le idee sulla pelle, per l abbigliarsi ai concerti ed i cimeli e collezioni di film che ho letto aveva, fosse simpatizzante di destra, né se nelle sue canzoni accusasse davvero qualcuno “They don’t care about us” (accusa passata in sordina) né ho mai capito se si fosse convertito e fosse finanziatore dell’islam. La musica a certi livelli diventa politica. Fammi sapere il tuo parere! Ciao

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    1. Ciao, ti ringrazio per il commento! Per quanto riguarda il discorso relativo alla pelle, il disordine di cui Michael Jackson soffriva prende il nome di vitiligine (patologia attestata anche nel referto autoptico). Trovi molte info sul web direttamente dalla sua storica makeup artist, che sostenne quanto ad un certo punto, fosse più immediato uniformare il trucco alle parti bianche del corpo invece che a quelle a pigmento naturale.
      Nelle interviste che ho avuto modo di visionare nel corso degli anni, Michael Jackson si è sempre fieramente ritenuto un nero americano.
      Per quanto riguarda il suo credo, suppongo fosse stato cresciuto secondo gli idiomi di Geova, ma non vorrei trasmettere informazioni errate. Ce ne sono già a bizzeffe!

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      1. Haha si é vero, l errore é spararne di nuove sul povero Michael comunque il pensiero che mi son fatto io é che fosse una persona scomoda, come lo furono a suo tempo tanti altri trascinatori..mi rattrista che tutta la sua grandezza musicale sia stata adombrata dai mezzi dai violenti mezzi di comunicazione che ci mettono pochi minuti ad ucciderti civilmente.

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