Il music friday ci saluta con la mano inaugurando così il mese di Febbraio.
Lo stesso fanno i Tokio Hotel presentando al pubblico Melancholic Paradise, il primo singolo di un nuovo progetto in cantiere.
Se avete letto Rivelazioni scottanti: il mio 2007 ed i Tokio Hotel, la lettura di questo articolo risulterà inevitabilmente falsata: non potrete cogliere nemmeno una venatura di credibilità e distacco nelle parole che leggerete di seguito.
La mia promessa, d’altro canto, è di accontonare i sentimenti pregni di affetto, i poster e la matita nera in un angolo, per tentare di donarvi un aspetto più che oggettivo sul brano e sulla direzione intrapresa dai Tokio Hotel.
Melancholic Paradise non è altro che il proseguimento coerente di una linea ben marcata già intrapresa dagli ultimi due album della band, Dream Machine e Kings Of Suburbia.
I Tokio Hotel non parlano più tramite l’uso di chitarroni scabrosi e suoni mozzati da ambientazioni gotiche.
E’ come se, le cantine di Berlino, fossero state ristrutturate e trasformate in moderni club sulle vie più in e mainstream di Los Angeles.
Nonostante la mia possa sembrare una visione – appunto – malinconica, non è necessariamente un male.
Se si ascoltano gli album dei Tokio Hotel rispettando la cronologia, è palese quanto il cordone ombelicale delle origini, sia stato staccato in maniera fievole, come se ogni brano avesse già il capo rivolto ad un elettronica soft oggi definitiva.

Melancholic Paradise sancisce inoltre un ulteriore matrimonio, oltre a quello decantatissimo e alle porte di Tom Kaulitz.
Stiamo parlando dell’unione fra il cantante Bill ed il suo falsetto, ormai un tripudio proposto e riproposto in un quantitativo di pezzi consistente e che, neanche a dirlo, domina anche le atmosfere del nuovo singolo.
Il brano nel complesso funziona perchè trainato da riferimenti disco anni 70 – presenti ma soft – e perchè propone una base sonora ben pensata e catchy, nonostante il primo ascolto non giochi a suo favore nell’immediato.
I Tokio Hotel presenteranno il pezzo in questione, ed il nuovo progetto, in un nuovo tour che toccherà anche l’Italia.
Ve lo dico in modo tale da prepararvi – psicologicamente – per il live report che ne conseguirà.