TRASH ALERT: BOYBAND DEL CUORE!

Secondo una leggenda cinese che prende un quantitativo disumano di likes su Instagram, il nostro mignolo della mano sinistra verrebbe al mondo in dotazione di un filo rosso invisibile, inevitabilmente legato al mignolo della nostra anima gemella.
Non importa quanto le decadenze e gli imprevisti innaturali del pianeta possano mettersi di mezzo – treni deragliati, attacchi intestinali, sveglie che non suonano – i due mignolini saranno destinati a sfiorarsi per il tempo dell’eternità.

Nel tempo in cui questa fantomatica leggenda non aveva l’impatto social di oggi, io mi limitavo a proporre una versione personalizzata attaccando poster delle boyband sui muri: un po’ come se lo scotch fosse il filo rosso e gli acuti di mio padre, per aver rovinato l’ennesima parete, il mignolo dell’eternità.

Nonostante questo articolo possa condurmi all’espatrio definitivo, ho il candore di ammetterlo: dietro a questa facciata di vinili deteriorati e jam session, c’è un cuore che batte ardentemente per le boyband.
Ma quali sono i membri che, nel corso della mia esistenza, hanno condotto la mia dignità sulle cime del Monte Bianco?
Tutto quell’universo infinito di cantanti che per hype vocale, emotivo o fisico – o per un connubio di tutti questi fattori – hanno conquistato la vetta del monte trash del mio cuore?

NICK CARTER dei BACKSTREET BOYS

Secondo un’analisi di natura prettamente psicologica, il mio fetish per i biondi – poi cessato per molti anni – prende vita e si radica in tenerissima età.
MTV li propinava come rose rosse dai fioristi e Nick Carter era lì, bello come il sole e bello come il mare.
Ti ringrazio Nick Carter e vi ringrazio Backstreet Boys: voi avete camminato affinchè gli One Direction potessero correre.

DUNCAN JAMES dei BLUE

I magici anni 2000 prendono il via con i Blue: giornalini, giornaletti, mini poster e le edicole che sembravano essersi tramutate in punti di incontro per i fans.
Ricordo le sere d’estate all’aperto e le mille analisi sulla vita sentimentale di Duncan James che, ancora oggi, è meritevole di un Buona Primavera nei dm di Instagram, in tipico stile Pamela Prati.

GARY BARLOW e ROBBIE WILLIAMS dei TAKE THAT

Scegliere, in questo caso, è un coltello puntato dritto al cuore.
Scegliere Gary trasformerebbe questa classifica in un tributo alla decolorazione e scegliere Robbie, si rivelerebbe più scontato di un articolo al discount.
Rimaniamo nel limbo delle cose e leviamoci qualsiasi etichetta.
Amiamoli entrambi, per esempio.

HARRY STYLES degli ONE DIRECTION

Harry Styles è l’uomo che ha messo più a dura prova i miei equilibri adolescenziali, in ambito di dignità ed emotività.
Potrei dedicare un intero blog a questo sentimento nato del 2012 e che ha messo la mia credibilità allo sbando per i successivi trascorsi ma, al momento, ho un lavoro e una reputazione da difendere.
Soprattutto, non ho un passaporto alla mano.

Questo era il mio concetto di delirio emotivo musicale.
Sono veramente curiosa di assistere al vostro coming out – in materia di boyband – nei commenti!

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8 pensieri su “TRASH ALERT: BOYBAND DEL CUORE!

  1. Oltre alle boyband, degli anni 90 ricordo con piacere anche:

    – Beverly Hills 90210;
    – i Piccoli Brividi;
    – le Spice Girls;
    – i Robinson;
    – Solletico;
    – Dawson’s Creek;
    – Indovina chi?;
    – Dylan Dog;
    – gli 883;
    – il discman;
    – il Festivalbar;
    – Baywatch;
    – Christina Aguilera vs Britney Spears;
    – il 3310;
    – i Power Rangers;
    – il Kinder Sorpresa;
    – Hulk Hogan;
    – l’Uomo Tigre;
    – Ken il guerriero;
    – Sampei.

    Quant’erano belli gli anni 90…

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