La distruzione degli stereotipi di genere nella musica / FEMALE EDITION

TI MANCA UN TASSELLO : MALE EDITION

Nella giornata di ieri, abbiamo iniziato la nostra navigazione nella scoperta di chi, nell’ambito musicale, ha contribuito alla ridefinizione e all’abbattimento degli stereotipi di genere.
Oggi ci dedicheremo allo stesso discorso effettuando però un mite trasferimento all’interno della sfera femminile.

Prima di cominciare, è necessario porre una piccola premessa dal momento in cui, il gender gap, è la salsa rosa sui gamberetti di questo articolo: il numero di donne in ambito musicale, è estremamente basso rispetto al numero di uomini, in tema di performing, autorato e mondo manageriale.
Potete trovare un articolo super interessante, in termini di numeri e dati alla mano, che vi lascio QUI.

Tornando sulla via di casa, quali sono le donne che hanno marciato e contribuito alla distruzione dei pregiudizi dettati dal genere di appartenenza?
Scopriamo insieme alcune delle nostre pioniere!

MADONNA

Madonna è da considerare un’icona per antonomasia e una pioniera della libertà di espressione in generale e maggiormente nello specifico, per quanto riguarda la sfera sessuale.
Riassumere la sua carriera e il suo impegno in questi ambiti sarebbe materialmente impossibile, ma credo che il suo discorso di ringraziamento al Billboard Women in Music del 2016, possa rivelarsi un degno sunto delle sue ideologie e del suo impatto culturale.

Nella vita non c’è una reale sicurezza se non il credere in se stessi ed avere la consapevolezza di non essere padrona dei tuoi talenti.
Sono stata di certo ispirata da Debby Harry, Chrissie Hynde e Aretha Franklin, ma la mia musa era David Bowie.
Ha saputo abbracciare lo spirito femminile e lo spirito maschile e mi ha descritto perfettamente.
Mi ha fatto credere che non ci fossero regole. Mi sbagliavo.
Non ci sono regole se sei un ragazzo.
Se sei una ragazza, devi stare al gioco.
Ma qual è il gioco? Ti è permesso essere carina e sexy.
Ma non essere troppo intelligente.
Non avere un’opinione o perlomeno non avere un’opinione troppo borderline. E non, ripeto, non condividere le tue fantasie sessuali con il mondo.

Madonna


PATTI SMITH

Patti Smith è una musicista, poetessa, pittrice e fotografa con delle forti inclinazioni letterarie verso il mondo di Charles Baudelaire e Arthur Rimbaud.
La realtà newyorchese degli Anni 60, mise Patti Smith faccia a faccia con una realtà musicale prevalentemente maschile e la condusse alle prime performance in contesti dove scoprì essere la prima artista femminile ad esibirsi regolarmente.
Per molti anni rifiutò la categorizzazione di se stessa in qualsiasi definizione di genere in quanto ritenne l’identificazione stessa limitante.

Vedere una donna con una chitarra elettrica era molto raro in passato ed oggi è un luogo comune.
Per quanto mi riguarda, non limito l’idea che ho di me stessa al genere.
In Horses, per esempio, dico “oltre il genere”.
Non penso a me stessa come a una cantante donna, ad un artista femminile anche se molte persone pensano che, puntualizzarlo, sia una visione femminista molto forte: per me è limitante.
Non parli di un pittore come di un pittore uomo, non dici Picasso, il pittore uomo bianco.
E’ Picasso, è un artista!

Patti Smith

LADY GAGA

Seppur molti riferimenti di questi post vengano dal passato, è anche giusto sottolineare quanto ci siano degli esponenti in questi ambiti anche nel panorama musicale più recente.
Lady Gaga, sin dall’inizio della sua carriera, è stata portatrice di messaggi su tematiche sociali tramite vari mezzi.
Partendo in maniera primaria dai testi dei suoi brani sino ad arrivare alla scelta di un’impattante immagine di sè, Gaga incarna alla perfezione la concezione di business woman a cui si ambisce oggi.
Gli spunti interessanti che Gaga ci fornisce in questo senso, riguardano anche la profonda introspezione ed importanza che ha sempre dedicato alla sua parte maschile, che ha raggiunto il suo massimo exploit nell’esibizione dei VMA’s nel 2011 dove si è presentata sul palco come suo alter-ego maschile, tale Jo Calderone.

L’intento della performance di Joe, è quella di manipolare la visualizzazione del gender in tutti i modi in cui mi era permesso farlo, in un modo del tutto diverso.
Ho creato un uomo che sembra essere etero ed americano e volevo vedere cosa un uomo così “approcciabile” potesse suscitare, a livello sia di disagio che di eccitazione, nelle altre persone.
La domanda è: come posso reinventare me stessa, come posso modellarmi per migliorare? Come posso diventare maggiormente onesta ogni giorno?

Lady Gaga


Finisce così il nostro viaggio all’interno del gender e nella fragile rigidità dei suoi parametri.
Quali sono le vostre opinioni in merito?
Avete altri pionieri da segnalare?


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8 pensieri su “La distruzione degli stereotipi di genere nella musica / FEMALE EDITION

  1. Pingback: Dimmi che playlist Spotify ascolti e ti dirò chi sei – M I C A L I E N

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