Ormai è un fatto appurato: fra i miei iscritti, presenziano in maniera abbastanza naïf dei veri e propri supporter dell’analisi comportamentale che, in maniera netta, hanno spinto affinchè venisse al mondo un sequel per la rubrica psicologica/psicotica di Spotify.
Nel caso non foste tra loro, vi manca un tassello: DIMMI CHE PLAYLIST SPOTIFY ASCOLTI E TI DIRO’ CHI SEI!
Se le vibrazioni del primo capitolo sembravano vergere sugli orizzonti fotonici del pop, questa volta il navigatore del trash devia la sua meta.
Il criterio fondamentale prevede che la playlist sia totalmente made in Spotify e che possa fornire una carta in più verso la comprensione di tutti quei contatti social che, tramite il loro coming out musicale, giocano la carta in questione in questa immensa partita di poker dell’esistenza.
Ce li immaginiamo così: una chioma tributo a Manuel Agnelli e una manciata di post passive aggressive alla scoperta che sì, il mondo del mainstream aveva gettato anche Samuel dei Subsonica sulla tavolata dei giudici di X-Factor Italia.
Il giorno in cui Vasco Brondi ha annunciato lo scioglimento de Le Luci Della Centrale Elettrica, è contrassegnato sui loro smartphone con una croce nera.
La prima standing ovation della giornata va a Spotify che, in ogni playlist dove include la classificazione rock, gira le stesse canzoni limitandosi a porle in un ordine diverso dal precedente: vi amo. Siete carne al fuoco per i poser del rock.
Una spruzzatina di Doors, un filo di Bowie e i vostri contatti social pongono nelle bio la chiocciolina prima della dicitura REDATTORE DI ROCKOL.
Vieni da una giornata dove anche le iene del Bengala sembrano povenire da un’oasi di pace e tranquillità, se paragonate al tuo status emotivo del momento; in seguito, come un temporale annunciato da undici giorni, arrivano loro: i supporters della playlist yoga & meditation.
Ti fanno sentire colpevole, ti fanno sentire come se la tua esistenza non fosse meritevole di pini aromatizzati e fievoli venticelli pregni di oli essenziali.
A loro basta poco: il rumore rassicurante della pioggia e una goccia di tea tree nella tisana del mattino.
Tu stai optando di evadere la burocrazia legata alle prescrizioni dello Xanax.
Poniamo il caso che lo scenario sia molto simile alla descrizione precedente: siete nervosi.
Volevate nascere ricchi da far schifo ma la vita vi rigetta uno spoiler dritto in faccia: dovete lavorare e al momento, vi sentite solo da schifo.
Dedicate la vostra pausa alla navigazione dei social ed eccolo, il contatto facebook che condivide sulla bacheca questa playlist.
Ve lo immaginate così: un battibecco aziendale e OOOOOOH I WANNA DANCE WITH SOMEBODY che parte dai computer dell’ufficio.
La settimana si chiude in positivo: sugli schermi viene proiettato il videoclip di Dancing Queen degli ABBA; la settimana si chiude in negativo e parte Ariana Grande con No Tears Left To Cry.
Ma lavorate sul set di Grease?