Inauguriamo la rubrica sui libri!

Mi sono insidiata in diversi ambiti, man mano che il percorso di questo blog si ritrovasse a prendere una forma.
Ho parlato di dischi nuovi, di dischi che avevano visto la luce un sacco di tempo prima, ho creato playlist – imbarazzanti e meno imbarazzanti – e portato la mia opinione su una consistente quantità di film, molto diversi fra loro.
Probabilmente e se non ricordo male, il tassello della lettura non è mai stato portato su questo spazio e ritrova il suo giorno inaugurale, proprio in questo frangente.

Ho scelto di aprire una rubrica dedicata ai libri perchè trovo siano un tassello importante nel percorso di una persona che scrive: quando scrivi, la lettura non è altro che un fattore conseguente.
Il primo libro che vi propongo, conoscendo ormai la mia pesantezza emotiva, non potrebbe essere altro se non una lettura di facile digeribilità, a tratti definibile da ombrellone: una riflessione sulla morte per capire la vita, senza paure e senza tabù.

La notte non fa paura è scritto da Kathryn Mannix, un medico palliativo inglese che, per trent’anni, ha vissuto a stretto contatto con la morte, gli ultimi momenti dei malati in assistenza e di conseguenza, con le loro famiglie.
Attraverso le storie dei pazienti che hanno segnato maggiormente la sua carriera, Kathryn pone l’obbiettivo di elaborare uno scritto che, al termine della lettura, possa fornire una visione della morte il più veritiera possibile e sopratutto, senza i tabù e i sensazionalismi che vengono imposti dalla tv e dai mass media.
Il libro è ricco di quesiti che, la maggior parte di noi, si è chiesta un sacco di volte ed è altrettanto pieno di risposte che non abbiamo mai avuto il coraggio di sentire quando, in realtà, non si celano terrorismi psicologici di nessun tipo, dietro al fragore di queste domande.

La notte non fa paura parla di morte come parte della vita e la rende meno terrorizzante perchè viene analizzata nella sua verità più totale, senza il gonfiore imposto e decantato dalla società in cui viviamo.
Consiglio questo libro a braccia aperte, anche alle persone che si sono ritrovate coinvolte in situazioni che potrebbero essere molto simili a quelle descritte nel racconto.
Personalmente rientro in questo gruppo di persone e temevo di ritrovare la mia esperienza all’interno delle pagine e di andare a rievocare brandelli di trauma che, risollevare, non è di certo piacevole.
Alla fine di questa lettura, in realtà, mi rendo conto di quanto questo elaborato, mi abbia fornito una visione molto più totalizzante di quella che avevo prima: prendetelo a piccoli morsi, se avete il timore che possa ferirvi.
Poi, continuate a leggerlo e vi renderete conto che la notte non fa paura. Davvero.

Pubblicità

6 pensieri su “Inauguriamo la rubrica sui libri!

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...