Cazzo oggi devo andare a fare la spesa, ho finito le tagliatelle, già che ci sono passo nel reparto tisane e vedo se becco la mia preferita ai mirtilli rossi!
Devo sistemare il 730, pagare l’assicurazione dell’auto, trovare il coraggio di guardarlo negli occhi e dirgli che sono un sacco belli e se mi rimane tempo scrivere il pezzo che diventerà la colonna sonora del prossimo decennio.
Ludovica mi ha consigliato un romanzo, devo incastrarlo fra i pensieri di cosa mangerò per cena e gli altri su come salvare il pianeta in sei anni.
Vorrei girarmi Amsterdam in sella ad una bicicletta quest’estate, scrivere come una pazza, farmi una maschera viso al patchouli mentre sorseggio un gin tonic aromatizzato al pompelmo.
Poi se trovo un paio di minuti mi piazzo davanti al primo mercatino vintage che trovo e chiedo il consulto ad una cartomante abilitata presso il covo dei cartomanti e al modico prezzo di sette euro mi compro una sfera di cristallo e ci leggo i prossimi cinque anni della mia vita perché ho ventitré anni, devo capire dove andrò a sbandare e come far coesistere il casino che ho nella testa.
Ti avrei augurato tutto questo Michele: da coetanea, da essere umano, da cervelli strapazzati dall’infinità dell’arte.
Ti avrei augurato pezzi da top chart, fallimenti, storie d’amore, romanzi infiniti, biciclette per vie striminzite di dubbie capitali europee e tutto lo strabiliante dondolio dei tuoi anni.
