Brandelli di esistenza

È trascorso un anno ed io mi sono ritrovata a fare un sacco di cose, un sacco di cose per la quale avrei donato interi brandelli di esistenza per correre a raccontarti ciò che stavo combinando, per ripristinare in uno spazio che il tempo non conosce la mia sedia e la tua sedia, una fetta di salame e qualche risata.
È trascorso un anno dove ho scelto di correre per incanalare la meta e di correre perché, fermarmi, avrebbe rappresentato la consapevolezza di averti perso, anche se ho sempre
abbracciato la convinzione di averlo fatto in senso terreno.

Ti ho ritrovato in un sacco di canzoni che ho ascoltato fino a stare male e ci sono state delle
sere in cui Spotify – nonno, è un cosino per ascoltare la musica – ha fatto partire la nostra Madonnina Dai Riccioli D’Oro e mi sono sentita morire e poi vivere terribilmente.
Mi piace pensare che ci sia ancora un angolino di tempo in cui io non ho i pensieri di oggi e tu giochi ad un sacco di partite a briscolone, un posto in cui mi riporti a casa e ti fermi da noi per una grappa veloce nel bicchierino di sempre.
Mi piace pensare che questo angolino esista e che un giorno troverò le chiavi per accedervi senza sentire ciò che provo oggi.

Nel frattempo vado avanti, sono più testarda ogni giorno che passa e Miki/Niki ha sempre più chiaro quello che vuole essere e che vuole raggiungere: spero si avvicini il più possibile all’idea che tu hai di me.
Ti voglio bene, mi manchi nella forma per cui sento che la mancanza sia stata coniata.
Non c’è stato un giorno in cui il mio pensiero non sia stato rivolto alle nostre giornate, non c’è stato un giorno in cui ho vinto ed un altro in cui ho perso, dove non avrei voluto parlarti dei miei progressi e delle mie cadute.

Sono profondamente fiera di averti avuto e di averti come nonno, di poterlo raccontare alla gente: parlare di me è inevitabilmente parlare di te.

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5 pensieri su “Brandelli di esistenza

  1. Che testo meraviglioso e profondo, Mica, tuo nonno sarebbe molto orgoglioso di leggere ciò che pulsa dal cuore e alza la voce al ricordo di quei “brandelli di esistenza”, che tutti lasciamo ai presenti che continuano a legarci alle persone che Amiamo anche se non li abbracciamo più. Grazie per questa brillante lettura, Mica. Ti mando un grande abbraccio.

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